Dopo 150 anni svelato il mistero del “Vaporetto” affondato a Gliaca di Piraino
La costa Tirrenica è sempre stata un crocevia di merci e persone, trasportate via mare da quelli che oggi chiamiamo vaporetti, postali o piroscafi.
I marinai conservano la memoria delle navi scomparse, inghiottite dal mare senza più un nome – naufragi figli di errori umani o eventi naturali.
Del “vaporetto” affondato a Gliaca di Piraino in provincia di Messina, ad oggi, tranne la posizione dove il relitto è adagiato, non ne conoscevamo il nome, l’anno del naufragio e le circostanze, tanto che, nel nostro precedente articolo lo avevamo definito “fantasma” (Una memoria da ritrovare, il vaporetto fantasma di Gliaca di Piraino.).
Grazie alle ricerche di Giuseppe Condipodero Marchetta, che con l’odierno Comunicato Stampa anticipa la pubblicazione di un completo studio sulle vicende storiche legate al “vaporetto”, abbiamo le prime ipotesi sul nome del piroscafo “S.S. Cambria” e la data del naufragio avvenuto il primo marzo del 1869.
Brolo, 10 Giugno 2022
Identificato il relitto del “vaporetto” a Gliaca di Piraino: nel naufragio persero la vita 20 uomini
Più di 150 anni sono trascorsi dal terribile naufragio del “vaporetto” nei pressi di Gliaca di Piraino (Me).
Un lasso di tempo in cui il mare ha conservato una parte della storia di questo piroscafo, quella silenziosa, fatta di acciaio ricoperto di alghe, spugne, organismi marini che attende chi possa dargli voce e restituire un’identità.
Una sfida colta da Giuseppe Condipodero Marchetta, istruttore subacqueo RAID Italia, appassionato della storia e delle bellezze del territorio, che ha deciso di approfondire le notizie sul misterioso “vaporetto”, chiamato così dagli abitanti del luogo, ed iniziare lo studio che ha portato all’ipotesi di identificazione del relitto come S.S. Cambria.
Circa sei mesi di ricerche fatte di rilevazioni sul posto, produzione di foto e video, raccolta di immagini e il reperimento di una consistente documentazione hanno permesso la ricostruzione dell’intera vita della nave a vapore dalla Svezia fino alla Sicilia dal 1858 al 1869, anno in cui a causa di una violenta tempesta si inabissò a seguito di un’avaria provocando la morte di 20 uomini su un totale di 32 persone a bordo, anche loro identificati.
La nave fiore all’occhiello della marina mercantile Svedese, sotto altro nome, fu acquistata da armatori britannici; subì diversi incidenti importanti e fu riconvertita più volte ad uso merci, passeggeri e nave di rappresentanza.
La S.S. Cambria svela a partire dai suoi resti sul fondo delle acque del Mar Tirreno uno spaccato di vita, società e cambiamenti storici nel campo della costruzione navale (uno dei primi grandi piroscafi in acciaio con propulsione ad elica) che arricchisce una pagina di storia della comunità locale di Piraino e apre nuovi scenari per progetti già in cantiere, tra cui la presentazione della pubblicazione dello studio attualmente in itinere.
- Giuseppe Condipodero Marchetta – Istruttore Subacqueo RAID Italia
Tel.3895155860 | e-mail: giuseppecondipoderom@gmail.com - Lisa Francesca Bonasera
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