“Per non dimenticarli”, un libro tributo agli orlandini.
di Giuseppe Ingrillì
Mai il titolo di un libro è stato più semplice, diretto o se vogliamo più espressivo e indicativo del suo contenuto. “Per non dimenticarli” è come Gaetano Raneri ha voluto chiamare la raccolta dei suoi personalissimi ricordi degli “amici” vissuti a Capo d’Orlando.
“Per non dimenticarli” volume primo, inizia e prosegue, in formato cartaceo, il grande lavoro raccontato sulla sua pagina internet, rivisitando un tempo colmo di cari ricordi e di relazione con quegli uomini che l’hanno accompagnato nella loro esistenza, per le strade di Capo d’Orlando.
Uomini che rivivono attraverso il suo racconto, marginalmente biografico e ricco di aneddoti, che diventa narrato fresco e vivo, piacevole a leggerlo e sorprendente nel riportare tutto alla dimensione del vissuto.
Una comunità è un insieme di uomini che lavorano, vivono e progrediscono, che diventano nel tempo memoria e storia. Nel libro il passato di questi uomini riaffiora e ci riporta, leggendoli, ad una dimensione sconosciuta trasportandoci in una Capo d’Orlando diversa.
Quando le generazioni si susseguono, di queste persone, rimane solo la memoria di un nome, si perdono i ricordi, si dimenticano i volti e solo una piccola traccia vive nei racconti dei parenti, magari una foto, che rappresenta un intimo momento da condividere gelosamente o da mostrare con orgoglio. Con questo libro, invece, Tano colma il vuoto, li restituisce alla collettività per quello che hanno fatto e rappresentato.
Da sempre punto di riferimento e memoria “umana” di quella Capo d’Orlando che da dopo l’autonomia diventava grande fino ai nostri giorni, grazie alla sua lucida e formidabile raccolta, ha contribuito a trasmettere la Capo d’Orlando che fu, raccontandone anche gli aspetti meno conosciuti. Curioso e attento narratore, riporta e conserva a disposizione di tutti nel suo libro tutta la memoria, “persa” dalla collettività, e lo fa raccontando il lato umano che così si trasforma in storia della società orlandina.
Un racconto di conoscenza diretta nel suo volume, composto da centoundici personaggi, che ci piace condividere secondo il suo pensiero all’introduzione al testo:
…I profili che affiderò ad internet non avranno pretesa esaustiva del carattere del personaggio, ma di tracciare per grandi linee, alcuni cenni, impressioni, atteggiamenti e, perché no, difettucci affidati unicamente al ricordo ed alla sensazione di un: ora ragazzo, ora giovanotto e ora uomo anziano. Niente di più. Ma, veramente, niente di più di questo. … Il modo di raccontare questi miei compaesani, di mia personale conoscenza, è pervaso da grande umanità… da una punta di sana ironia e dalla necessità che non si andasse al di là nella stesura di una paginetta… Non un necrologio, dunque, ma solamente, un modo simpatico per raccontarli, di farli rivivere…
Quello che colpisce e da la dimensione dell’uomo è la frase che campeggia in copertina, “stampato in proprio”, che racchiude il valore morale di Gaetano, che trasforma un libro, o tante memorie in un libro, che diventano così atti di stima e rispetto verso quella società e verso quegli uomini che hanno rappresentato anche la sua vita. Regalo solo per chi veramente apprezza questo lavoro, “Per non dimenticarli”, è la frase che riveste in questa opera la vera essenza del libro che è quella del ricordo degli altri per gli altri, un’operazione non fine a se stessa, ma bensì di valida memoria per tutti. Molti riconosceranno un parente, un amico o un volto familiare, incontrato per strada così da risvegliare dentro di noi ricordi, trasformando l’opera in una preziosa testimonianza che racconta un’altra dimensione della storia, che non è solo fatta di date o azioni, ma composta soprattutto da uomini. Questo ci ricorda Tano, questo è il messaggio che ci affida, non dimentichiamoci degli uomini perché a noi soli spetta il compito di mantenerne memoria. Inutile dire che adesso la nostra attenzione è rivolto al volume secondo che proseguirà il bellissimo racconto incominciato “Per non dimenticarli”.